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Scilla

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Filmato SCILLA

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Scilla è una bellissima località turistico/balneare calabrese, situata nella cosiddetta Costa Viola, poco a nord di Reggio Calabria, ed è uno dei borghi più belli e caratteristici dell'Italia. La località è stata, ed è tutt'ora meta di artisti di ogni nazionalità. Anticamente veniva chiamata Skylla o Skyllaion, che probabilmente significa "scoglio". Essa sorge sull'omonima punta, che è il Promontorio Scillèo, affacciato sullo Stretto di Messina, anticamente detto Stretto di Scilla.

Il borgo è suddiviso in quartieri: 

Scilla-vista-dal-castello- San Giorgio, è il quartiere centrale del paese, dove hanno sede il palazzo comunale e la chiesa di San Rocco, il patrono di Scilla. La chiesa, ristrutturata tra la fine degli anni settanta e il 1990, si presenta in tutta la sua maestosità. Sui lati della facciata si innalzano due file di blocchi in pietra di Siracusa, intervallati da mattoni. Al centro l'imponente portone in legno, suddiviso in otto riquadri, scolpito dall'artista scillese Rocco Focà. La parte alta riprende lo stile dei templi antichi, con al centro un'opera, raffigurante San Rocco in mezzo agli appestati, realizzata in altorilievo dall'artista locale Mario Benedetto.  Al suo interno sono custodite la statua in marmo di San Rocco, posta in una nicchia dorata che sovrasta l'altare maggiore; una via crucis del XVII secolo e varie tele di pregiato valore.

- Jeracari, è la parte nuova di Scilla, costituita per la maggior parte da condomini che hanno preso il posto dei vigneti di un tempo.

Scilla-castello-da-marina-grandeMarina Grande, è la spiaggia principale, delimitata sia a nord che a sud da due imponenti costoni di roccia. Qui possiamo notare la Chiesa dello Spirito Santo, che custodisce il dipinto di Francesco Celebrano, "La discesa dello Spirito Santo" del 1799. Da questa spiaggia è possibile ammirare il maestoso Castello Ruffo, posizionato proprio su uno dei due costoni di roccia. 

- Chianalea, è la zona settentrionale della scogliera dove si erge il castello Ruffo ed è il quartiere più antico di Scilla, il suo nome deriva da un'antica imbarcazione. Scilla-chianaleaLa zona è quasi interamente costituita da scogli, con le case costruite a ridosso del mare. Un tempo questo era il quartiere dei pescatori, qui si praticava la pesca al pescespada, per mezzo del Lontre fino agli anni cinquanta ed in seguito con la Passerella, un'imbarcazione a motore con una lunga passerella a prua e un palo centrale detto Falere, che serviva per l'avvistamento.
Le case dei pescatori, che un tempo venivano utilizzate anche come riparo per le imbarcazioni, sono state trasformate in caratteristici ristoranti con terrazza sul mare, dove si possono gustare le specialità del posto.

Scilla ha anche un piccolo porticciolo a forma di L, utilizzato come scalo turistico e peschereccio. Esso sorge sotto la rupe dominata dal Castello Ruffo, e separa la zona di Marina grande da quella di Chianalea. 

Incamminandoci nelle viuzze e scalinate che conducono dalla Marina Grande verso il centro storico, troviamo subito la Chiesa dello Spirito Santo. Essa è tra le maggiori espressioni dell'architettura religiosa del paese. La chiesa, più volte distrutta dai terremoti del settecento e dell'ottocento, è stata sempre ricostruita grazie all'opera dei marinai della zona a cui essa è dedicata, tanto che, nel 1778 ebbe luogo la costituzione della confraternita dello Spirito Santo, alla quale aderirono tutti i naviganti della zona.

Salendo attraverso le strette scalinate, possiamo ammirare dagli scorci tra le case: il mare e la spiaggia della Marina Grande. Arrivati all'incrocio con la via Nazionale, troviamo la Chiesa Matrice dell'Immacolata. L'edificio appare imponente alle pendici del Castello Ruffo, rivolto verso la Chiesa di San Rocco alla quale anticamente era collegato tramite un cunicolo sotterraneo. Ricostruita per l'ennesima volta dopo il terremoto del 1908, la chiesa presenta una facciata sostenuta da 6 colonne joniche, prive di base e capitelli, e in alto la statua dell'Immacolata del XVII secolo, appartenute alla chiesa distrutta. All'interno sono custodite delle opere di pregio in marmo policromo, rinvenute nei resti dell'antico convento dei Padri Osservanti, distrutto dal terremoto e mai ricostruito.

Scilla-castello-Ruffo-notturnaSul lato sinistro della chiesa ci appare il maestoso Castello Ruffo, detto anche Castello di Scilla. La sua posizione, in cima al promontorio roccioso che divide la Marina Grande da Chianalea, domina sia la costa che la cittadina. Il castello ha una forma irregolare, com mura di cinta e torrioni tipiche di una fortezza. Le prime testimonianze della sua esistenza risalgono al V secolo A.C., ma le opere più importanti vennero eseguite nel IX secolo D.C. ad opera dei Padri Basiliani, per difendersi dalle incursioni dei saraceni. Attualmente è adibito a centro culturale, all'interno del quale vengono allestite mostre e ospitati convegni.

Incamminandoci verso il Castello, lungo un viale di ciottoli sopra l'antico ponte, possiamo ammirare il quartiere di Chianalea in tutto il suo splendore. Attraversato il portale d'ingresso ad arco, sormontato dallo stemma nobiliare dei Conti Ruffo ci ritroviamo all'interno del castello, sulla parte desta si aprono dei grandi saloni con volta a botte dove sono allestite le mostre, e sul lato opposto il faro, costruito nel 1913 per dare un punto di riferimento alle navi che attraversavano lo Stretto di Messina. 

Affacciandoci sul lato sinistro del castello possiamo ammirare la spiaggia delle Marina Grande in tutta la sua bellezza, rinchiusa tra due scogli in modo da formare una caletta. Lo spettacolo visto dal castello è mozzafiato.


Scilla-chianalea-notturnaLa sera non può mancare una passeggiata nei vicoli di Chianalea, dove si sente il profumo del pesce appena cucinato, che ci riporta indietro nel tempo. I ristoranti caratteristici a ridosso sul mare, propongono la cucina tipica del posto. Dopo una giornata di sole non può mancare una cenetta romantica in uno dei ristoranti con terrazza sul mare, ascoltando le onde che battono sui piloni in legno e gustando il pescespada appena pescato.

La festa patronale si svolge il 16 agosto, in onore a San Rocco.

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