Castelmonardo, l'antico mulino
Camminando lungo la via sterrata che conduce al vecchio mulino, sentiamo il profumo della natura e tutt'intorno regna una pace idilliaca.
L'antico feudo di Castelmonardo era noto per la lavorazione del grano e delle olive. (La via dei mulini)
Il mulino a ruota orizzontale ripristinato alle antiche origini funziona secondo un principio tanto semplice quanto ingegnoso.
L'acqua arriva nella torre verticale ( detta Saitta) alta circa 10 mt per mezzo di un acquedotto posto su tre archi in pietra che la collega al serbatoio di raccolta.
La Saitta ha una forma di cono rovesciato, mentre al suo interno è formata al contrario, cosicché l'acqua possa entrare nel canale con una certa pressione.
L'acqua così canalizzata colpisce le pale di una ruota posizionata in orizzontale nel piano sottostante, collegata alla macina superiore per mezzo di un palo detto fusu.
I cereali versati nella vasca in legno detta "Trimoja" scendono nel canale che per mezzo di un tremolio fa in modo che essi cadano nell'apertura circolare della macina.
La macina superiore girando sfrega sulla macina inferiore fissa ed in base alla regolazione dell'altezza, effettuata per mezzo di una vite posta accanto alla vasca di raccolta, produce la farina della grossezza desiderata.
E' un'emozione forte quella che si prova vedendo scendere la farina da un impianto così antico, in un attimo volano mille pensieri sul nostro passato; sui nostri avi; sulla relazione armonica che l'uomo aveva con la natura.
Oggi continueremo a vivere questa sensazione attraverso questo, ed altri oggetti simili del nostro passato.
Natale Giampà
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