Chiesa Monumentale di San Domenico - Taverna
VIDEO - Chiesa di San Domenico - Taverna (Video realizzato da Stefano Marra)
La posa della prima pietra che diede la luce alla Chiesa Monumentale di San Domenico avvenne il 4 gennaio del 1464, ad opera dei Padri Domenicani che in questo luogo avevano dato vita ad una piccola comunità.
L’edificio religioso, realizzato in pietra tufacea, era affiancato dal Convento dei Domenicani; oggi adibito a Museo Civico da una parte, e Uffici Comunali dall’altra. Il complesso monastico subì gravi danni in seguito al terremoto che colpì la Calabria nel 1662, e venne ricostruito in stile barocco a partire dal 1668.
La facciata presenta un portale in pietra sormontato da una trabeazione, decorata a bassorilievo e sostenuta da quatto colonne ioniche, alla cui sommità spicca l’immagine del Santo.
L’interno è caratterizzato da una suddivisione a pianta basilicale a due navate, con la navata centrale interamente decorata a stucco e sovrastata da un soffitto ligneo decorato a cassettoni, risalente al XVIII secolo; mentre nella navata minore trovano posto ampie cappelle con relativi altari di grande pregio.
Al suo interno è possibile ammirare undici importanti opere dell’artista calabrese Mattia Preti, tra cui:
la pala dell’altare maggiore, conosciuta come “Cristo fulminante”, che rappresenta la scena di una visione avuta da San Domenico a Roma,
e la pala dedicata a San Giovanni Battista, posta sopra la cappella di famiglia, ubicata lungo la navata sinistra.
In queste due opere Mattia Preti si autoritrae, nella prima nei panni di San Domenico e nella seconda nelle vesti di Cavaliere di Malta
Altre importanti opere costituiscono il patrimonio artistico e culturale di questa Chiesa:
la Pietà, in marmo bianco di Giovan Battista Ortega del 1603,
un organo in legno intagliato e dorato in cui sono inseriti sei pannelli dipinti, risalente al XVIII secolo
e altre opere minori di ottima fattura.
La Chiesa è stata ristrutturata di recente ed è oggi una tappa importante nell’itinerario artistico-culturale della Calabria
NG
foto di Franco Parrottino (Licenza CC BY 3.0)