Paesi della provincia di Vibo Valentia
Francavilla Angitola
Filmato FRANCAVILLA ANGITOLA
Francavilla Angitola è un piccolo centro urbano, in provincia di Vibo Valentia, arroccato come un drago o un serpente disteso al sole, su una collina a 290 mt di altitudine nell'entroterra che dal Mar Tirreno porta al Mar Jonio. Esso si affaccia sulla valle e sul lago artificiale dell’Angitola.
Percorrendo la via principale, detta viale “del Drago”, dal nome di una grotta naturale che richiama miti e leggende popolari, ci immettiamo nel centro abitato.
Proseguendo lungo la via Domenico Servelli - giovane ufficiale morto nella prima guerra mondiale - che poi si tramuta in via Scipione Mannacio Soderini - sindaco di Francavilla dal 1877 al 1899, si arriva in piazza Michele Solari. Lungo il perimetro della piazza, troviamo: la chiesa di S. Maria del Rosario, il palazzo Mannacio, il municipio (ex palazzo Solari) e una fontana in pietra intagliata proveniente dall’ex convento di S.M. dell’Annunziata.
La Chiesa di S. Maria del Rosario, venne costruita tra il 1843 e il 1848, essa conserva un artistico altare in legno e un quadro del Nome di Gesù di autore ignoto, proveniente dall’ex convento di S. Maria dell’Annunziata. All’ingresso principale possiamo ammirare una porta in bronzo, realizzata dallo scultore Giuseppe Farina nel 1992. Nei sei pannelli che la compongono, l’autore ha voluto rappresentare momenti della storia sociale, economica e religiosa di Francavilla.
Il palazzo Mannacio, ex convento domenicano, imponente per la sua struttura architettonica, è sede della Biblioteca Comunale e del Museo dell’Emigrazione. Il Museo, intitolato a “Giovanni Battista Scalabrini”, mostra le varie fasi dell’emigrazione; dai momenti precedenti la partenza, ai documenti necessari per emigrare e all’immagine del Santo Patrono che il contadino-emigrante portava sempre con se. Infine, la “Merica”, come veniva chiamata, vista attraverso le foto inviate ai parenti rimasti per dimostrare di aver fatto fortuna in una terra lontana.
Da piazza Solari si può accedere ai numerosi vicoli e ai caratteristici “catafarchi” fino a raggiungere la chiesa matrice di S. Foca Martire, costruita sui ruderi del castello del duca dell’Infantado tra il 1794 e il 1806. All’interno della chiesa, divisa in tre navate, si può ammirare la volta in legno della navata centrale con una tela di autore ignoto raffigurante il martirio di S. Foca. Presso l’altare delle Anime del Purgatorio è custodito un quadro di autore ignoto raffigurante una Pietà, notevole per una veduta di Francavilla anteriore al terremoto del 1783.Infine, risulta di grande interesse architettonico la cupola che, sostenuta dai quattro evangelisti, domina il presbiterio. Nell’abside semicircolare vi è l’artistico altare maggiore con la statua di San Foca Martire, realizzata a Roma nel 1663.
Raggiunta piazza Guglielmo Marconi, percorrendo varie stradine e scalinate, si ha la possibilità di visitare la parte antica e medioevale di Francavilla, detta: Pendina. Portali lavorati, labirinti di scale e stretti vicoli e ruderi di antiche strutture abitative, caratterizzano questo luogo. In questa cornice architettonica s’inserisce la chiesa parrocchiale di S. Maria delle Grazie che, ricostruita dopo il terremoto del 1783 a navata unica, conserva un’artistica statua della Vergine, opera dello scultore Vincenzo Scrivo da Serra S. Bruno, datata 1794, e un magnifico ciborio in legno intarsiato.
Poco distante possiamo ancora ammirare i resti della chiesa di S. Pietro Apostolo, ubicata nei pressi del vecchio calvario a cinque croci. Essa venne distrutta dal terremoto del 1783 e non venne più ricostruita, rimangono i ruderi dei muri perimetrali.
Oltre alle numerose chiese a Francavilla vi erano tre conventi. Il più importante, quello di
S. Maria della Croce dei pp. Agostiniani, fondato nel 1502, sorgeva nei pressi del bivio per Montesoro. La chiesa conventuale, dotata di 11 altari, conservava diverse opere d’arte tra cui una statua in marmo della Vergine, realizzata nel 1543 dallo scultore messinese Giovan Battista Mazzolo. La statua attualmente si trova nella chiesa di S. Maria del Carmine di Filadelfia.
Francavilla gode di un clima mite, dolce e temperato grazie alla sua felice ubicazione in collina, molto vicina ad un litorale marino con spiagge sabbiose, adornate da pinete e barriere di eucalipti che diffondono attorno aria fresca e balsamica.
La festa patronale si svolge il 5 marzo e la seconda domenica di agosto, con la partecipazione di tutto il paese e dei centri vicini, in onore a S. Foca Martire.
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