Paesi della provincia di Vibo Valentia
Maierato
Filmato MAIERATO
Maierato è un piccolo paesino collinare, situato nella zona nord della provincia di Vibo Valentia. Esso faceva parte dei casali di Crissa, antica città fondata dai Greci, che dallo Jonio si spostavano sul Tirreno in cerca di nuove terre da colonizzare. Crissa assunse in seguito i nomi di Rocca Niceforo e poi Rocca Angitola, e da essa ebbe origine l’antica "Macherato", che a quei tempi contava oltre 200 famiglie.
Il luogo dove vennero costruite le prime abitazioni, fu probabilmente dettato dalla grande abbondanza di tufo, adatto a produrre le "breste", una specie di grossi mattoni pieni utilizzati nelle costruzioni, esistenti ancora oggi in alcune vecchie case, e la vicinanza del fiume Nia, che assicurava il rifornimento idrico.
Il primo nucleo abitato pare fosse stato costruito nel rione "Lupìa", non lontano dalla "Fontana Vecchia", unica fonte d'acqua sorgiva potabile, tutt'oggi esistente. Nel 1578, fu fondato il Convento dei Domenicani, successivamente abbattuto. Esso era ubicato dove oggi sorge la chiesa dedicata a Maria SS della Provvidenza, detta appunto "d' 'u Monasteri".
Il nome di Maierato deriva dal greco e significa "battaglia sacra", come possiamo anche notare dallo stemma raffigurante due guerrieri, in piedi su due pietre, con le spade innalzate al cielo.
La testimonianza del passaggio lungo i secoli dall’antica città di Crissa all’attuale Maierato è riscontrabile nella campana posta sull'attuale torre campanaria della Chiesa Parrocchiale.
Il Paese, completamente distrutto dal terremoto del 1783, venne velocemente ricostruito nello stesso luogo.
Dei molti edifici sacri furono riedificati solo quelli che subirono meno danni
- La Chiesa Matrice, che aveva subìto solamente il crollo del campanile Parrocchiale
- La Chiesa di Santa Maria della Pietà, che fu terminata nel 1822
- La Chiesa del Monastero, ricostruita alla fine dell’800, con l’aiuto dei fedeli e l'opera di Padre Bernardo.
Fra il 1911 ed il 1921 vi fu un notevole calo demografico, dovuto alla forte emigrazione verso le Americhe, fenomeno che diventò ancora più allarmante subito dopo la II guerra mondiale.
Tra i principali beni storico-culturali possiamo ammirare:
- Gli antichi resti della città medioevale sepolta; un rudere su una collina rocciosa a sinistra del lago Angitola, dove girando tra le rovine è possibile ammirare i resti della cinta muraria, del castello, di alcune chiese, del convento dei domenicani e di alcune abitazioni civili.
- Il Museo della Civiltà Contadina, dove si trovano attrezzi e oggetti di uso quotidiano e costumi tradizionali. Tra i vari oggetti notiamo in particolare: "U Carru", che veniva trainato dai buoi e usato come mezzo di trasporto di persone e cose, e "U Tilaru ", antico attrezzo costruito da artigiani locali per la tessitura di lenzuola, tovaglie, ed altri tessuti
Sulla Piana degli Scrisi possiamo ammirare la Villa del Marchese Gagliardi, caratterizzata da un portale in pietra e circondata da una cinta muraria che costeggia tutto il giardino.
Nel centro storico vi è il Monumento ai caduti, costituito da una statua raffigurante due soldati, uno con l’elmo e la bandiera che sostiene l’altro in ginocchio.
Nel territorio di Maierato si trova l’oasi naturale del Lago Angitola curata dal WWF. Istituita nel 1975 è stata dichiarata "zona umida di importanza internazionale" habitat ideale per gli uccelli acquatici
La festa patronale si svolge il 6 dicembre in onore a San Nicola di Bari
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