Il Braciere
Durante le fredde serate invernali, che poi così fredde in Calabria non lo sono quasi mai, il Braciere rappresentava il punto di incontro della famiglia. Qui si parlava e ci si scaldava tutti attorno, i più vecchi raccontavano le loro storie, mentre i giovani a volte ascoltavano attentamente ed a volte giocavano tra loro.
Il braciere veniva preparato all'esterno dell'abitazione, in modo che l'anidride carbonica sviluppata dalla combustione del carbone, non si diffondesse all'interno. Il fuoco veniva alimentato generalmente dai più giovani, per mezzo di un ventaglio, e quando era maturo portato all'interno. La sua posizione era dentro una ruota in legno, appositamente studiata per contenere il braciere, su cui a volte, in presenza di bambini, veniva posta una gabbia in ferro, in modo che i più piccoli non potessero caderci dentro.
In tutta la casa si diffondeva l'odore del carbone di legna misto al profumo di buccia d'arancia che, bruciando dentro lo stesso, inebriava l'atmosfera calda e familiare. Le vie del paese ne erano piene, ogni casa ne aveva uno, prima fuori a maturare, poi dentro a scaldare.
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