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Morìu Carnalavari

 

Carnevaletto Filadelfia VV Italia 2020 5

Giovedì 5 marzo a Filadelfia è tornato in scena il tradizionale “carnevaletto” locale. La manifestazione, denominata “Moriu Carnalavari” non si teneva da decenni ed è stata organizzata da un gruppo di giovani del paese riunitisi spontaneamente per realizzare l’intento. 

Sostanzialmente, il carnevaletto è un modo per dare l’arrivederci al carnevale, inscenandone la morte in chiave allegorica, esorcizzando paure vecchie e nuove e trasponendo comicamente la storia d’amore che ogni calabrese ha con il buon cibo e il buon vino prima che con la propria moglie. Nello specifico, Carnevale viene rappresentato come un uomo adulto agonizzante, in preda ad un lancinante mal di stomaco. Lo stesso viene trasportato su una barella fino ad un palchetto che si trova nella piazza centrale del paese, qui chiede alla moglie affranta (tradizionalmente un uomo vestito da donna) di chiamare un medico. Giunge dunque a bordo di un’ambulanza un luminare in compagnia di due infermieri: la maldestra èquipe medica procede ad un improbabile intervento chirurgico (in cui non mancano crocchette e vino trasfuso al posto del sangue), mentre Carnevale e sua moglie si lanciano reciproche invettive ed esternano sospetti di numerosi tradimenti. 

Una volta annunciato l’inevitabile decesso, si inscena un vero e proprio corteo funebre per le strade del paese, con tanto di feretro, corone e accompagnamento musicale. Il corteo si ferma alla “Crocella”, luogo simbolo del paese, ove feretro e bamboccio vengono bruciati mentre figuranti e organizzatori ballano a suon di musica intorno agli stessi. 

La tradizione, fortemente sentita a livello locale, era scomparsa da parecchi anni. Nel riproporla, i giovani organizzatori, denominatisi “gli amici del Carnevaletto”, hanno voluto mantenere ferme le battute storiche declamate dalla vedova e dal medico, lasciando per il resto spazio all’immaginazione e all’improvvisazione dei nuovi attori. I personaggi tradizionali riproposti in questa edizione sono: Carnevale, interpretato da Matteo Michienzi; Mafalda (la moglie), interpretata da Pino Bruni; il medico e gli infermieri, interpretati da Alessandro Lucia, Danilo Ruscio e Vito Destito. Il nuovo comitato ha voluto proporre tre personaggi inediti e cioè: Don Camillo, interpretato da Francesco Rondinelli (nelle versioni precedenti il prete aveva ruolo di figurante); Mariuzza sdocchiamuorti, interpretata da Caterina Diaco, personaggio contrapposto al medico che ritiene che Carnevale sia vittima di malocchio; Aciedu do Malauguriu, interpretato da Bruno Caruso, jettatore e traghettatore di anime. Tanti anche i figuranti (portantini, vescovi, amante di Mafalda ecc.) e le attività che hanno aiutato i giovani nella realizzazione dell’evento, patrocinato dall’Amministrazione comunale. Ad accompagnare musicalmente la manifestazione, l’ass. musicale Diapason – G. Gemelli. 

Come omaggio alla tradizione e agli organizzatori “storici”, gli amici del carnevaletto hanno voluto riproporre la falegnameria Destito come base operativa e punto di partenza della manifestazione. 

Il gruppo di giovani si è detto soddisfatto della riuscita dell’evento e si impegnerà affinché il carnevaletto ritorni ad essere un appuntamento fisso e a coinvolgere sempre più persone mantenendo come parole d’ordine tradizione e innovazione. 

 

F. De Nisi

 

 Carnevaletto Filadelfia VV Italia 2020

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