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Percorso Biologia con Curvatura Biomedica
“Age quod agis”
Fa’ bene quanto stai facendo
Mercoledì 30 giugno, alle ore 18,00, presso il Liceo Classico “D. Borrelli” di Santa Severina, ha avuto luogo la cerimonia di consegna degli attestati del Percorso Biologia con Curvatura Biomedica – Triennio 2018/2021.
È terminato infatti, proprio quest’anno il primo triennio del Progetto ministeriale “Biologia con Curvatura Biomedica” per i ragazzi delle quinte del Liceo Borrelli, progetto ideato dalla scuola capofila Liceo Scientifico Da Vinci di Reggio Calabria, che vede la cooperazione fra scuola e Ordine dei Medici.
L’incontro conclusivo, ha visto la partecipazione degli studenti delle classi V A e B che hanno aderito al potenziamento, della docente referente professoressa T. Amoruso, della dirigente scolastica dott.ssa A. Ferrazzo, del referente dell’Ordine dei Medici di Crotone per il Liceo “D. Borrelli” dott. Pasquale Talerico e del dott. Salvatore Lucio Giordano.
Si è trattato di un momento di ‘festa’ di comunità per fare il bilancio conclusivo del percorso e nello stesso tempo per ringraziare tutti i medici dell’Ordine di Crotone e i medici ex borrelliani che hanno sostenuto con forza il progetto in questi tre anni.
L’indirizzo Biologia con curvatura biomedica è un percorso certamente impegnativo poiché comporta un supplemento di studio serio e continuativo, oltre a 150 ore di lezione in più declinate nel triennio, ma è anche una sfida molto interessante perché dà modo agli alunni di incontrare professionisti appassionati che trasmettono l’orgoglio di appartenere alla classe medica ed è corredato da attività laboratoriali svolte presso strutture ospedaliere della provincia.
“È stato un cammino difficile, e per gli orari e le lezioni pomeridiane, e per gli argomenti e la preparazione ai test di verifica” – ha dichiarato Maria Grazia studentessa neodiplomata a pieni voti al Borrelli - “Certo, all’inizio eravamo un po’ scettici, non avevamo ben in mente cosa questo percorso ci avrebbe potuto dare e cosa ci avrebbe chiesto in cambio. Ora lo sappiamo, siamo più che consapevoli di essere stati fortunati, abbiamo avuto un’opportunità di crescita umana e culturale unica, l’opportunità di misurarci con realtà molto particolari e varie, l’opportunità che sicuramente porteremo con noi e che ci aiuterà ad affrontare con animo diverso le scelte che riguardano il nostro futuro”.
“Quello che abbiamo imparato in questi mesi è la curiosità di indagare e conoscere l’essere umano in tutte le sue componenti mentali e fisiche, curiosità che appartiene a chi sceglie di fare medicina. – Queste le parole di Melania, anche lei neodiplomata al Borrelli a pieni voti - La scelta di un giovane dipende dalla sua inclinazione, ma anche dalla fortuna di incontrare un grande maestro diceva Rita Levi-Montalcini e noi siamo stati Fortunati. Fortunati perché la scuola che frequentiamo ci ha offerto questa grande opportunità e Fortunati perché abbiamo trovato dei grandi maestri”.
Per chi abita in città, la possibilità di seguire le proprie curiosità culturali, di ampliare i propri orizzonti, sono notevolmente favorite, le scuole di provincia invece, vivono grazie alle pratiche virtuose, grazie alla collaborazione e all’interazione tra le varie componenti sociali e a noi non resta che apprezzare lo sforzo di quanti hanno fatto sì che anche noi godessimo di questo tipo di formazione.
“La scuola contribuisce, in misura determinante, a far crescere le personalità, a radicare valori, a definire e consolidare speranze, a mettere alla prova intelligenza, socialità, creatività. Vi si prepara il domani della nostra civiltà e della nostra democrazia. A scuola si disegna il futuro.
È questa l'essenza del mondo della scuola. La scuola non riguarda soltanto noi ragazzi, i docenti e i genitori: costituisce una grande e centrale questione nazionale. Perché la scuola è motore di cultura e, quindi, di libertà, di eguaglianza sostanziale. Deve essere veicolo di mobilità sociale.
Per questo ogni sforzo compiuto, ogni risorsa impiegata per migliorare l'istruzione e la formazione rappresenta un capitale che cresce negli anni e che moltiplica i suoi effetti. Non dobbiamo mai smettere di chiederci in che modo sia possibile investire di più, e sempre meglio, nella scuola. Un Paese che pensa al futuro diventa più forte per questa stessa capacità”. Sono queste le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Mattarella in occasione dell’inaugurazione dell’a. s. 2017/2018 e che noi facciamo nostre, augurandoci che convenienze, particolarismi e, talvolta anche strumentalità, non frenino la volontà di crescita di un territorio martoriato già da troppe ‘assenze’.
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